The Tempest - 2011 -
Affascinata dalla magia de La Tempesta di William Shakespeare, dai temi profondi che danno forma sia al linguaggio poetico che alla struttura drammatica, l’artista ha deciso di approfondire con uno studio personale quest’opera, cercando di coglierne tutti gli aspetti salienti di cui è composta mettendo a fuoco, in particolar modo, le questioni che riguardano l’indole dei personaggi, proponendo infine una personale interpretazione fotografica.
Nel progetto fotografico, il corpo è il principale elemento della composizione, sostituisce quello che è il “segno”, viene utilizzato come se lui stesso fosse la “traccia” dell’intera rappresentazione.
Corpi nudi che nelle loro infinite forme diventano un corpo-materia che a sua volta compone immagini dal gusto fantastico, surreale.
Un gioco tra il reale e l’immaginario: un corpo esistente che “esplode”, nelle sue illimitate forme, all’interno di composizioni che hanno il compito di comunicare l’indole del soggetto fotografato.
I personaggi sono posti in uno spazio infinito nel quale avviene una personale narrazione questa volta non fatta di parole ma di corpi, i quali creano una nuova storia che rappresenta quella che è la tempesta dell’artista.
Affascinata dalla magia de La Tempesta di William Shakespeare, dai temi profondi che danno forma sia al linguaggio poetico che alla struttura drammatica, l’artista ha deciso di approfondire con uno studio personale quest’opera, cercando di coglierne tutti gli aspetti salienti di cui è composta mettendo a fuoco, in particolar modo, le questioni che riguardano l’indole dei personaggi, proponendo infine una personale interpretazione fotografica.
Nel progetto fotografico, il corpo è il principale elemento della composizione, sostituisce quello che è il “segno”, viene utilizzato come se lui stesso fosse la “traccia” dell’intera rappresentazione.
Corpi nudi che nelle loro infinite forme diventano un corpo-materia che a sua volta compone immagini dal gusto fantastico, surreale.
Un gioco tra il reale e l’immaginario: un corpo esistente che “esplode”, nelle sue illimitate forme, all’interno di composizioni che hanno il compito di comunicare l’indole del soggetto fotografato.
I personaggi sono posti in uno spazio infinito nel quale avviene una personale narrazione questa volta non fatta di parole ma di corpi, i quali creano una nuova storia che rappresenta quella che è la tempesta dell’artista.
© Copyright Veronica Tierri 2013